Licenziamento Per Giusta Causa2022-07-10T23:52:17+02:00

Quando licenziare è necessario

Licenziamento per giusta causa

Ti aiutiamo a dimostrare se esistono le condizioni
per il licenziamento per giusta causa di un dipendente

Licenziamento Per Giusta Causa

Il licenziamento per giusta causa può essere disposto entro quando il lavoratore compie comportamenti disciplinari rilevanti se non consente , anche temporaneamente, la prosecuzione del rapporto di lavoro.

La nozione di giusta causa si ritrova nell’art. 2119 c.c., il quale prevede che le parti risolvano il rapporto di lavoro a tempo indeterminato senza necessità di preavviso se sorge una causa che non protragga, anche temporaneamente, il rapporto stesso.

Cosa possiamo fare per te

Il licenziamento per giusta causa ricorre quando il lavoratore commette fatti di particolare gravità tali da configurare una irrimediabile negazione degli elementi di fiducia essenziali del rapporto di lavoro.

I motivi ricorrenti per procedere ad un licenziamento per giusta causa sono diversi e vanno dai falsi infortuni all’uso scorretto dei permessi di legge fino al furto in azienda, alla concorrenza sleale e a gravi episodi di insubordinazione.

Tuttavia dimostrare che esistano queste condizioni in sede giudiziaria può essere complesso. Ecco perché noi di Group Top Secret ti forniamo una relazione informativa dettagliata che documenta l’attività del soggetto sottoposto a controllo, fornendoti un dossier utile e completo per poter intraprendere le azioni del caso nei confronti del dipendente con prove certe.

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Come ci hai trovato

CONTRO FALSI INFORTUNI, ABUSO DEI PERMESSI E…

Tra le tipologie di comportamenti che possono portare al licenziamento per giusta causa i più diffusi sono falso infortunio, falsa malattia del dipendente e uso scorretto dei permessi della Legge 104/92 e false timbrature… Con noi puoi dimostrarli.

CONTRO I COMPORTAMENTI SCORRETTI SUL POSTO DI LAVORO

Episodi di grave insubordinazione, minacce e rifiuti ingiustificati e reiterati di eseguire le proprie attività lavorative, se dimostrati, possono determinare il licenziamento per giusta causa. Noi possiamo fornirti le prove di cui hai bisogno.

CONTRO LE CONDOTTE PENALMENTE RILEVANTI

Le nostre tecniche investigative non si limitano a verificare il comportamento del dipendente sul posto di lavoro ma possono anche verificare se lo stesso ha tenuto una condotta extralavorativa penalmente rilevante tale da giustificare il licenziamento per giusta causa.

Vorresti dimostrare che esistono le condizioni per licenziare per giusta causa un tuo dipendente?

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Testimonials

Licenziamento Giusta Causa
Precisi, professionali, seri e riservati, meglio delle mie migliori aspettative. In poco tempo mi hanno fatto chiarezza confermando i miei sospetti. Bravi!

Marco Palmini

Licenziamento Giusta Causa

Un dipendente che si comporta in modo scorretto è un gravissimo danno per ogni azienda

Dover mantenere in azienda un dipendente che si comporta in modo gravemente scorretto può avere ripercussioni particolarmente pesanti dal punto di vista economico e non solo:

  • Compromette la produttività aziendale
  • Rovina l’ambiente e il clima di rispetto tra colleghi
  • Danneggia l’immagine societaria

Le giustificazioni del licenziamento: cosa dice la legge

Secondo la legge italiani esistono tre tipologie di licenziamenti:

  • per giusta causa
  • per giustificato motivo soggettivo
  • per giustificato motivo oggettivo

Nello specifico, il licenziamento per giusta causa viene intimato dal datore di lavoro «qualora si verifichi una causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto» (art. 2119 c.c., il cosiddetto licenziamento “in tronco”).

Cos’è il licenziamento per giusta causa

Il licenziamento per giusta causa ricorre quando al lavoratore vengono addebitati comportamenti così gravi da ledere in modo insanabile il rapporto di fiducia tra le parti, impedendo di fatto la prosecuzione, seppur temporanea, del rapporto di lavoro.

La Corte di Cassazione, al riguardo, ha più volte ribadito il principio secondo il quale, ai fini della lesione del vincolo fiduciario, non rileva tanto l’entità del danno subito dal datore di lavoro, quanto piuttosto le ripercussioni che il fatto contestato possono avere sulla prosecuzione del rapporto di lavoro.

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