Bonifiche ambientali: l’elemento fondamentale di una buona attività di contro-sorveglianza

Concorrenti sleali, cyber criminali, maniaci, malintenzionati  e stalker possono avere un forte interesse a intercettare le tue conversazioni e a tenere sotto controllo tutti i tuoi movimenti.

Per questo motivo le agenzie investigative come la nostra, nel corso degli anni, hanno sviluppato tutta una serie di servizi di contro-sorveglianza necessari  per tutelare gli interessi economici e la privacy dei loro clienti.

La bonifica ambientale è un servizio utile sia in campo lavorativo che nella vita privata. Spesso viene cercato anche come “intercettazioni ambientali”.

Nel primo caso serve per tutelare gli interessi economici di un’azienda o di un libero professionista.

Nel secondo caso serve per tutelare la vita stessa e la privacy della persona o della famiglia sorvegliata e intercettata illegalmente.

>> Intercettazioni ambientali per le aziende: Bonifiche Telefoniche

Bonifiche ambientali: che cosa sono e a che cosa servono

Le intercettazioni ambientali fanno parte delle misure tecniche di contro-sorveglianza e hanno come obiettivo principale quello di individuare i microregistratori vocali oppure le cosiddette “cimici” o microspie ambientali (con funzionamento a radiofrequenza o GSM) o le microcamere per mettere queste apparecchiature fuori gioco.

Esse vengono fatte in uffici, aziende, case,  auto e moto. E la loro funzione è utile per prevenire eventuali attacchi interni o esterni.

Inoltre, permette a chi le ha commissionate di avere una mappatura delle sue vulnerabilità al fine di mettere in atto le necessarie operazioni di prevenzione.

Le microspie sono dispositivi di ascolto che possono essere utilizzati per raccogliere conversazioni o suoni in modo nascosto e remoto. Sono solitamente molto piccole e possono essere camuffate come oggetti comuni, come penne, orologi, o altri oggetti di uso quotidiano.

Cosa sono le microspie

Le microspie possono essere utilizzate per vari scopi, sia legali che illegali. Ad esempio, possono essere utilizzate per scopi di sorveglianza legale in situazioni come indagini penali o di intelligence. Tuttavia, se utilizzate senza il consenso delle persone coinvolte costituiscono una violazione della privacy e possono essere illegali.

Inoltre, è importante notare che in molti paesi l’uso e la vendita sono regolamentati dalla legge. Prima di utilizzarle o acquistarle, è importante verificare le leggi locali per assicurarsi che il loro utilizzo sia legale.

Microspie ambientali: un po’ di storia

Microspie ambientali

Il primo strumento per le intercettazioni ambientali si chiamava “Buran”.

Fu creato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale dall’inventore e ingegnere sovietico Léon  Theremin. “Buran” permetteva alle spie sovietiche di ascoltare a distanza le conversazioni che avvenivano in luoghi chiusi.

Lo strumento sfruttava i raggi infrarossi a bassa potenza che, una volta, diretti contro le finestre catturavano le impercettibili vibrazioni dei vetri causate dalla voce delle persone che, all’interno della stanza, stavano avendo una conversazione, restituendole all’apparecchio.

L’ingegner Theremin inventò anche la prima microspia ambientale passiva che sfruttava l’energia elettromagnetica indotta dalle alte frequenze radio per creare e trasmettere il segnale audio.

Come funziona una microspia

Il principio di funzionamento dietro a questa “cimice” era molto semplice ma efficace.  Infatti, questo strumento era costituito da un microfono collegato ad un’antenna. Il tutto, poi, era racchiuso all’interno di una piccola camera di risonanza acustica.

Da questa prima rudimentale micro-spia, grazie allo sviluppo tecnologico, si è arrivati alle prime microspie ambientali a radiofrequenza e, poi, a quelle GSM.

Le principali tipologie di bonifiche ambientali

Tra le diverse tipologie di bonifiche ambientali utilizzate per tutelare chi viene spiato e controllato le principali sono:

  • L’analisi dell’impianto elettrico: essa permette di rilevare segnali anomali, inquinamento da radiofrequenza e dispositivi per le intercettazioni.
  • L’analisi dell’infrarosso e delle onde elettromagnetiche (nello specifico, dalle VHF alle UHF): questo procedimento è utile poiché permette di scoprire le modulazioni sia digitali che analogiche.

Leggi anche: Allarme spyware: ecco perché le bonifiche telefoniche sono richieste

Gli strumenti per le bonifiche ambientali

Bonifiche microspie

Bonifiche microspie

Per scoprire la presenza delle cimici ambientali e delle microcamere nascoste in locali, auto o moto si usano rilevatori di giunzioni non lineari (RGNL).

Questi strumenti consentono di rilevare microspie, amplificatori di microfoni o registratori vocali anche spenti o inattivi oppure in stand-by (pronti per essere attivati a distanza tramite telecomando) occultati all’interno di pareti, pavimenti, soffitti, mobili, soprammobili etc.

L’antenna dei rilevatori di giunzioni non lineari emette una radiazione ad altissima frequenza che permette di riconoscere i componenti elettronici all’interno di trasmettitori miniaturizzati, microregistratori vocali, ricevitori dei telecomandi, accenditori elettronici oppure amplificatori dei microfoni.

Per capirci, queste apparecchiature sono le medesime che vengono utilizzate dai servizi segreti per bonificare le ambasciate e le altre sedi diplomatiche dalle microspie ambientali e i registratori vocali di dimensioni ridotte che, per loro natura, non possono essere rilevati dai comuni rilevatori di micro spie a radiofrequenza.

Conclusioni

Le bonifiche microspie o ambientali sono misure tecniche di contro-sorveglianza che permettono di difendere gli interessi economici delle aziende o la vita privata degli individui e delle famiglie dall’intrusione dei malintenzionati.

Si attuano in locali, su auto e moto. Le intercettazioni ambientali possono essere telematiche, ambientali e telefoniche.

E consentono di scovare microspie ambientali, microcamere e microregistratori vocali.

Per eseguirle si usano vari strumenti tra cui i più efficaci sono i rilevatori di giunzioni non lineari.